Marinaro pasta
Nel 1973 Michele Marinaro, constatato che alcuni dei sui cinque figli non avevano tanta voglia di studiare, decise di aprire una piccola attività per questi discoli. Trovò un locale di 20 mq e, acquistati pochi macchinari a buon mercato, pose le radici per la futura F.lli Marinaro s.n.c.
Sette persone, compresi quelli che studiavano, si ritrovarono a produrre pasta fresca, ravioli a mano e via discorrendo.
Il motivo di questo clamoroso successo è da attribuire alle idee rivoluzionarie del più grande dei fratelli. E attuale amministratore: Nicola Marinaro. Tutt’ora si vanta del suo modo di operare, che ha una semplice filosofia:
“In un mondo dove i ritmi frenetici della vita ci impongono di consumare cibi congelati, precotti, liofilizzati, disidratati e reidratati, dove insomma la chimica fa da padrona più del gastronomo, è opportuno mantenere le produzioni della tradizione culinaria italiana”.
L’uso e la valorizzazione di carni selezionate italiane, del parmigiano reggiano, della buona ricotta di pecora, insomma di materie prime genuine è, e non può essere altrimenti, una pratica che solo l’artigiano può realizzare.
Forte di queste convinzioni, il localino iniziale dei fratelli Marinaro ha consentito l’apertura di un moderno laboratori-negozio di 300 mq fornito di macchinari modernissimi per l’igiene e sicurezza, secondo la normativa europea. Niente misteri, dunque, per il consumatore, che sa quello che mangia.
Igiene trasparenza ed onestà sono gli imperativi di Nicola Marinaro nella sua azienda.
I risultati non mancano: attualmente, oltre agli ampi consensi di vendite al dettaglio, la Marinaro Pasta rifornisci svariati negozi, tra i migliori di Roma, e ristoranti di ottimo livello.
Marinaro pasta
Nel 1973 Michele Marinaro, constatato che alcuni dei sui cinque figli non avevano tanta voglia di studiare, decise di aprire una piccola attività per questi discoli. Trovò un locale di 20 mq e, acquistati pochi macchinari a buon mercato, pose le radici per la futura F.lli Marinaro s.n.c.
Sette persone, compresi quelli che studiavano, si ritrovarono a produrre pasta fresca, ravioli a mano e via discorrendo.
Il motivo di questo clamoroso successo è da attribuire alle idee rivoluzionarie del più grande dei fratelli. E attuale amministratore: Nicola Marinaro. Tutt’ora si vanta del suo modo di operare, che ha una semplice filosofia:
“In un mondo dove i ritmi frenetici della vita ci impongono di consumare cibi congelati, precotti, liofilizzati, disidratati e reidratati, dove insomma la chimica fa da padrona più del gastronomo, è opportuno mantenere le produzioni della tradizione culinaria italiana”.
L’uso e la valorizzazione di carni selezionate italiane, del parmigiano reggiano, della buona ricotta di pecora, insomma di materie prime genuine è, e non può essere altrimenti, una pratica che solo l’artigiano può realizzare.
Forte di queste convinzioni, il localino iniziale dei fratelli Marinaro ha consentito l’apertura di un moderno laboratori-negozio di 300 mq fornito di macchinari modernissimi per l’igiene e sicurezza, secondo la normativa europea. Niente misteri, dunque, per il consumatore, che sa quello che mangia.
Igiene trasparenza ed onestà sono gli imperativi di Nicola Marinaro nella sua azienda.
I risultati non mancano: attualmente, oltre agli ampi consensi di vendite al dettaglio, la Marinaro Pasta rifornisci svariati negozi, tra i migliori di Roma, e ristoranti di ottimo livello.
